MOSTRA COLLETTIVA 27 artist*
a cura di Zina Borgini
VENERDI’ 18 NOVEMBRE 2016
ore 18.00 inaugurazione
presso
TEATRO i Via Gaudenzio Ferrari, 11 Milano
ideata per
In mostra:
Luisella Abbondi, Paolo Alvino, Giuliana Bellini, Antonia Pia Bianchimani, M. Amalia Cangiano, Giuseppe Canta, Mauro Chiesa, Mercedes Cuman, Alessia Fabrizi, Rosanna La Spesa, Anna Lenti, Maria Luca, Luedtke Christiane, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Laura Modini, Mariele Nova, Marco Pedroni, Patrizia Puleio, Lucrezia Ruggieri, Isabella Spatafora, Celina Spelta, Maria Cristina Tebaldi, Cettina Tiralosi, Rosanna Veronesi Federico Visconti.
Alle ore 19 concerto con Isabella Cambiganu
performance coi toni puri delle campane di cristallo e star crystal voice
LA MOSTRA RESTA APERTA ANCHE SABATO E DOMENICA dalle ore 17 alle 20
LUISELLA ABBONDI
Energai emotiva tra controllo e libertà. Acrilico su telaa 70×100
L’opera si interroga sulle dinamiche del cuore in rapporto ai modelli comportamentali presenti nella nostra società. Talvolta semplici talvolta conflittuali, le dinamiche del cuore sono simboleggiate, le une, da tratti che si intrecciano liberamente fra lo loro, le altre da rette intersecanti che definiscono una zona limite di controllo e tutela dei sentimenti. La zona di confine è protesa al raggiungimento dell’equilibrio tra passione e disciplina, tra rispetto delle esigenze individuali e quelle della collettività. La precarietà del cuore continua, comunque, a trasparire e ad indicare le difficoltà dell’essere umano di raggiungere la libera consapevolezza del proprio divenire. Solo attraverso l’ascolto e la cura dei moti del cuore si può ritrovare l’energia di una vera autenticità del sé in grado di interpretare, senza subire, i modelli proposti dalla società.
PAOLO ALVINO
Tzimtzum e’ una parola ebraica che significa letteralmente “ritrazione” o “contrazione” ed e’ utilizzato nella Cabala in riferimento all’idea di una autolimitazione di Dio, originariamente infinito (Ein Sof), che si ritrae per dare spazio alla creazione del mondo. In questo senso il tema dell’eccezione viene svolto secondo una visione cosmologica. La creazione, il mondo delle forme organiche e vitali, rappresenta l’ECCEZIONE alla perfezione di un cosmo pervaso totalmente da Dio.
GIULIANA BELLINI
L’opera non centra niente con il tema della mostra, perciò è l’eccezione della regola.
ANTONIA PIA BIANCHIMANI
Credo profondamente che un quadro come questo, nato dalla mia scelta di riprendere temi e strumenti classici, come la natura morta con una pittura ad olio, pur se con un “linguaggio” contemporaneo, sia realmente un’eccezione, una sfida alla pittura contemporanea, in cui la sperimentazione di materiali, forme, colori con la massima libertà, ormai da anni da eccezione si è trasformata in regola.
MARIA AMALIA CANGIANO
L’infanzia ha alla base il gioco, elemento primario per la crescita armoniosa dell’individuo ma in molti Paesi viene negata e al gioco si sostituisce il lavoro.Bambini costretti a tessere tappeti, cucire palloni, trasportare mattoni……un’infanzia rubata, negata, violata. Nell’opera “Made by children” dal fulcro energetico della spirale partono figure di bimbi impegnati nei giochi… LA REGOLA per loro! Ma ad a un certo punto il senso della spirale si inverte e la REGOLA diventa ECCEZIONE! Bimbi che lavorano, che faticano, una condizione innaturale per loro poveri piccoli abusati e violati!
GIUSEPPE CANTA
Agricoltura tradita nella Sicilia interiore, aziende cerealicole tradite dal governo che importa il grano dal Canada e dall’Ucraina
Regola: I concorsi di bellezza per donne
Eccezione: Concorso di bellezza per capre
MAURO CHIESA
disegfni eseguiti per la rappresentazione di L’eccezione e La regola di Bertolt Brecht.
ROBERTA COLOGNI
Fernando Pessoa ne “Il libro dell’iquietudine” scrive:
“Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.”
Partendo da questa frase ho deciso di realizzare, per questa esposizione colletiva, il mio Autoritratto. Io, . Io, in quanto essere umano, sono intesa come “frammento di umanità” che vive nelle regole. IO rispetto e riconosco le regole come parte indispensabile della convivenza civile tra i diversi esseri umani, ma riconosco anche che le regole consentono ad alcuni di esercitare un potere su una grande parte di umanità e quando alcune di queste diventano anacronistiche, ingiuste o non condivise nella loro essenza, avviene che vengano trasgredite e così le eccezioni diventano regola.Si nasce in un mondo in cui le regole esistono da molto tempo prima del nostro arrivo e alcune si conservano e si mantengono per garantire uno stato di privilegio di pochi .A questo punto la trasgressione diventa espressione della contrarietà e la tolleranza alla trasgressione diventa, di conseguenza una silenziosa autorizzazione, che però arbitrariamente, può essere sanzionata qualora si volesse esercitare il potere dell’applicazione della regola.A questo mi oppongo. MI oppongo con forza a tutte le regole scritte o insegnate che mirino alla denigrazione dell’essere umano, al loro farlo sentire in errore, in colpa, a disagio ed qui che canto e grido l’importanza di ognuno di noi ad essere UNICO ed ECCEZIONALE. È in questo momento che torna, con un significato cambiato, il dipinto che propongo con un significato cambiato. Il mio autoritratto torna ad esprimere me stessa in quanto individuo singolo, singolare e unico che vive secondo poche semplici regole di buon senso e di rispetto verso il tutto, verso l’altro e verso me. Concludo con una citazione del filosofo tedesco William Hazlitt, che nel suo “Caratteristiche “ nel 1823 scrive: “Ogni uomo, secondo la sua opinione, costituisce un’eccezione alle ordinarie regole della moralità.”
MERCEDES CUMAN
“Teatro del sogno” espressione utilizzata da Resnik come metafora a uno spazio pluridimensionale, un luogo dove drammatizzare un sogno diverso, un quotidiano che cerca immaginazione per superare una realtà che è “corpo morto”. “E’ dallo stato delle cose che si fugge, il sogno, l’invenzione, la sostituzione del meraviglioso all’ovvio…” (Salomon Resnik). “L’uomo fabbrica e crea immagini che fa apparire attraverso la sua maschera d’attore nella vita stessa, sotto forma di personificazioni… Immaginare e sognare, arte teatrale: sogno e teatro che, per esistere, devono venire alla luce; la scena deve essere illuminata da riflettori e il sogno ricordato al risveglio. La scena onirica e la scena teatrale personificano la commedia o la tragedia, anche sotto forma di incubo, il piacere o il dispiacere della difficilissima arte di vivere la vita, il quotidiano…Il teatro è vita e autentica finzione. Nell’alchimia di ogni giorno, l’uomo vive come veritiera la propria trasformazione, la propria “fantasia”, e fantastica sulla realtà, vale a dire lo straordinario nell’ordinario, che i surrealisti definirono “il meraviglioso nel quotidiano”. La scena rappresenta così lo spazio vuoto dove l’occhio magico del sogno vestito da poeta si sveglia”. ( tratto da Salomon Resnik, “Sul fantastico” Tra l’immaginario e l’onirico)
La foto è presa dalla cronaca, da un social, e inserita in un paesaggio morto, rappresenta una lunga fila di profughi in marcia, in fuga dalla loro realtà di guerra, sono testimoni della difficilissima arte di vivere il quotidiano. Ci pensiamo tutti come un’eccezione, ma per stare dentro a quella realtà che Resnik definisce come “corpo morto”, ci omologhiamo, alle regole, anche forse per comodità, o stanchezza, o fatica del vivere. Così un naufragio, ad esempio, con 300 morti, evento eccezionale, diventa una regola, diventa quotidianità.
ALESSIA FABRIZI
Gli strumenti della scrittura manuale diventeranno un’eccezione fra 20 anni, sostituiti dalla scrittura elettronica. Con questa mia immagine voglio rappresentare il paradosso tecnologico dell’abbandono della grafia amanuense a favore dell’uso del computer; oramai ci sembra assolutamente naturale annotare su un monitor –grazie a tastiera o schermo touch- qualsiasi cosa ci venga in mente, dal bilancio aziendale alla lista della spesa.Secondo questa prospettiva, nell’arco di una ventina d’anni la stessa capacità di vergare le lettere a mano verrà meno; allora sì, sarà una vera eccezione trovare, relegato in qualche oscura bottega, ancora qualcuno in grado di tenere in mano una penna e di tracciare sul foglio gli elegantissimi, nobili caratteri che costituiscono la base della scrittura umana.
ROSANNA LA SPESA
Un’idea libera di libertà non può che fare riferimento ad una libertà prima ed imprescindibile, che percepiamo come una qualità del fare ma appartiene all’essere. Ha a che fare con la grandezza del desiderio, che è il massimo propulsore della nostra vita e delle nostre opere. Si rivela nella capacità di dilatare il campo delle possibilità, di andare oltre il proprio limite, di tramutare l’ostacolo in punto di leva, di trovare nella mancanza l’opportunità; la troviamo in chi dispone di un’enorme tensione desiderante verso l’eccedenza della realtà fattuale e l’espansione del proprio spazio esistenziale.
ROBERTA COLOGNI
Titolo: Autoritratto Dimensioni: 70X50 Tecnica Olio su tela
ANNA LENTI
La differenza da una regola come valore positivo. Essere differenti in un gregge di uguali e’ una qualità naturale orgogliosamente dichiarata. Un’identità che si afferma con vigore.”
MARIA LUCA
La triade simboleggia: il capitalismo, la copertura, la trasparenza.
LUEDTKE CHRISTIANE
L’eccezione è sempre – questa è la nuova regola
La pressione sugli uomini è forte, sempre:
più forte,
di più
più veloce
migliore
vogliamo essere sempre particolari
nelle prestazioni
nella vita in genere.
La quotidianità ci sembra poco,
cosi la solitudine è enorme.
Pur essendo tutti uguale nelle nostre necessità, nelle nostre nostalgie, nei nostri compiti e nel nostro arco della vitpotremmo essere tranquilli: che bellezza e che unicità ha ogni singolo!
NADIA MAGNABOSCO
Se la maternità è la regola, il non mettere al mondo figli è l’eccezione? Ma se la regola fosse invece il desiderio la maternità sarebbe l’eccezione?
MARILDE MAGNI
Fili di poesie, sogni, mappe… lavorati a maglia diventano libri illeggibili.
LAURA MODINI
Seguendo le olimpiadi 2016 e successivamente le Paralimpiadimi hanno emozionato maggiormente quest’ultime per lo spirito agonistico e la passione del partecipare, di giocarsi tutto per tutto. Ho ancora nelle orecchie l’urlo emozionante ed emozionato di Bebe Vio nel vincere l’oro di scherma, una emozione che usciva dalla sua anima per riversarsi nel mondo, tutto. Allora mi sono chiesta quale mai fosse la regola e quale l’eccezione?Ancora adesso questa domanda mi frulla e mi tormenta. Mai come in quel momento ho visto il paradigma: L’eccezione e la regola uguale ma diverso L’eccezione è la regola!
MARIELE NOVA
Nei tempi oscuri
si deve anche cantare?
Allora si deve cantare
dei tempi oscuri
MARCO PEDRONI
Un ventaglio di mollette rivela una piccola eccezione.
PATRIZIA PULEIO
L’eccezione viene trasformata in normalità dalla immediatezza dell’informazione. Ecco l’immagine di qualcosa che dovrebbe essere l’eccezione: migliaia di persone che abbandonano le macerie di quella che era una città. Nel nostro mondo in cui le informazioni arrivano immediatamente e ovunque, questa immagine si ripete in diverse varianti ma in fondo uguale, non ci colpisce quasi più e facilmente finisce di essere “eccezionale” e diventa “abituale”.
LUCREZIA RUGGIERI
“La regola è poter utilizzare una sedia, l’eccezione è la trasgressione di questo oggetto comune che insorge e dice BASTA! Un simbolo, un oggetto come la donna sempre più usata-abusata-uccisa. E’ una condizione che sta diventando una regola, l’eccezione è la protesta, la denuncia, perché invece del silenzio lei riesca a usare la parola.”
ISABELLA SPATAFORA
L’ECCEZIONE E LA REGOLA,
L’ECCEZIONE È LA REGOLA.
Ai margini del bosco, dove il sopra-sotto è sottosopra, una nera aura assassina massacrando si aggira e con passo furtivo s’allontana. Mentre mattanza non rima con speranza.
CELINA SPELTA
Il significato della parola Regola o eccezione cambia a seconda del simbolo grafico che l’accompagna. I nostri pensieri si esprimono nella scrittura con simboli come il punto esclamativo ! e il punto di domanda ? Questi rafforzati dal tono della voce diventano espressioni di emozioni, di immagini. I significati variano come sono posti i segni grafici: meraviglia ?! stupore ?! esclamazione !! domanda ? esigere!! invocare !! approvazione ! contrarietà ?! In un testo accostandoli consecutivamente o in modi diversi con le parole esprimono contemporaneamente eccezione è/e regola
MARIA CRISTINA TEBALDI
INDIPENDENZA” = Eccezione, non trasgressione, stando nelle regole con indipendenza creativa .
CETTINA TIRALOSI
Questa opera rende, a mio avviso, molto efficacemente l’idea che intendo esprimere sul tema “L’eccezione e/è la regola”. La regola è la misura dello stare in società, ma l’eccezione più che la trasgressione è a mio avviso l’imprevisto che la regola non contempla, come risulta evidente in tutti gli aspetti della vita delle donne nella pretesa universalità dei diritti. Nell’idea di mondo che la mia opera rivela, le varie finestre che si aprono danno nuova misura alla vita umana di donne e uomini come giusta possibilità di esistere in modo originale e che si compie mentre si agisce, senza forzature per stare nell’ uni-forme o anche nella norma-lità che impone una misura comunemente riconosciuta come uni-versale. Le donne sono e sanno di essere questo sguardo differente a partire da se stesse come corpo e anima sessualmente formate che guida la civiltà umana sulla nostra terra e se ne fanno carico più o meno consapevolmente nelle insidie del quotidiano vivere, al quale spesso e volentieri la società tutta cede il gravoso compito con mancato riconoscimento autentico.
ROSANNA VERONESI
Seguire un sogno. Catene destinate a comprimere il flusso di corpi che lenti seguono il movimento delle acque. Si spalancheranno le porte? Si compirà quel sogno o l’onda si nutrirà dei corpi stessi. Eccezione o la regola della grande barriera.
FEDERICO VISCONTI
Si rinnova nella sua trasformazione, interiore. Ciò che sommessamente é rivelato diventa regola per un nuovo equilibrio.