SABATO 17 GIUGNO – ORE 18:30 – VIA SANT’UGUZZONE 26, MILANO
Da La fine del Titanic di Hans Magnus Enzensberger
ll corso CONOSCERE LA VOCE presenta una lettura interpretata tratta da
LA FINE DEL TITANIC di Hans Magnus Enzensberger
Lettori – Paolo Alvino, Beatrice Della Pergola, Anna Di Benedetto, Gemma Gatta, Rossella Lattuada, Simone Mercurio e Fabia Sesti
A cura di Francesca Contini
La prima redazione di questo poema composto a Cuba nel 1969 e inviato in Germania va perduta durante il viaggio. Otto anni dopo, nel 1977, a Berlino, Hans Magnus ricorda e riscrive, col senno di poi la fine del suo Titanic che in calce annota le date “L’Avana 1969-Berlino 1977”. Nel testo si sovrappongono visioni temporali e spaziali, collettive e personali, ispirate da un evento che il 15 aprile 1912 toccò nel profondo l’immaginario collettivo: il transatlantico britannico Titanic, simbolo dell’invincibile accelerazione tecnologica del XX secolo, naufraga durante il suo viaggio inaugurale a causa della collisione con un iceberg. Nel naufragio perirono 1518 persone e ne sopravvissero 705. Enzensberger vede in questo evento il presagio del declino della società moderna che, infatti, subito dopo “inscenerà” due guerre mondiali, l’esplosione della bomba atomica e la guerra fredda con la divisione del mondo in blocchi contrapposti. L’autore procede nella scrittura di questi 33 canti di dantesca memoria avvalendosi di un ricco linguaggio poetico in cui la sua posizione personale, la vicenda del libro scritto – perduto – riscritto, la vicenda storica del passato e tutto quello che è venuto dopo ci travolgono in una lettura densa e ricchissima di spunti che ci aiutano a riflettere anche sul nostro presente.