Domenica 6 aprile 2025
alle ore 18
Naima Mancini
giornalista de La Gazzetta dello Sport
presenta il libro
L’eterno ritorno dell’uguale
(Edizione AFFIORI)
di
Giovanni Trevisan
Ulisse, uomo tormentato dalla prematura dipartita dei genitori, medico affermato, marito e futuro padre, inseguito ad un misterioso evento, il continuo rimuginare sull’accaduto, lo porta ad estraniarsi dalla realtà e
rimanere imprigionato nel mondo onirico. All’interno dei sogni, viaggia ai confini dell’universo in compagnia di tre persone marchiate dalla stessa sorte.
Una volta compreso di trovarsi infinitamente lontano da dove si è addormentato, nel disperato tentativo dirisvegliarsi e tornare a casa, l’equipaggio sbarca su un pianeta abitato dove apprende ciò che serve sapere
per continuare il viaggio. Attraverso diverse disavventure, giungono su un pianeta dove un’entità mostra ad Ulisse la strada che deve percorrere per incontrare la persona che gli svelerà lo scopo del suo percorso. Il sogno ai
confini dell’universo diventa un pretesto per cercare le spiegazioni ai misteridella sua vita e per trovare la pace in sé stesso tanto ricercata nell’infanzia.
Giovanni Trevisan
Nato a Milano durante il freddo inverno del novantotto, ho vissuto la maggior parte della mia vita a Monza. Mi sono laureato in Ottica e Optometria all’università degli studi di Milano Bicocca. Dopo due anni di lavoro nell’ambito, la mia aspirazione ha prevalso, spingendomi a iscrivermi alla facoltà di Medicina. Sono appassionato di conoscenza, riflessivo e ambizioso.
Ho sempre fatto dell’arte la mia massima forma di espressione personale. Vanto numerose passioni e sogni nel cassetto: se potessi conciliarli, direi che desidero diventare sceneggiatore cinematografico. Attraverso il cinema,
infatti, è nato il desiderio di approcciarmi nell’insidiosa arte letteraria. David Lynch, Christopher Nolan, Stanley Kubrick, tra le centinaia di storie che hovisto raffigurate sul grande schermo, ho trovato l’ispirazione per raccontarne qualcuna anche io. Ho iniziato a scrivere racconti, idee e trame, ho condiviso
con la mia ragazza, studentessa di cinema, ogni intuizione. Grazie al suo sostegno e alla sua critica valutazione, ho cominciato a credere in ciò che facevo e, dopo lunghe riflessioni, a sentirmi pronto per renderlo pubblico.
Oggi faccio un salto nel vuoto, metto alla prova ciò che mi piace fare di più, con la speranza che qualcuno abbia il desiderio di esplorarne l’essenza.