Catherine Opie, fotografa quarantasettenne nata in Ohio e di stanza a Los Angeles,
Un’artista ancora poco nota in Italia, dalla doppia anima: da un lato trasgressiva e non allineata, come testimonia la raccolta di ritratti Being and Having dallo sfondo monocromatico in cui campeggiano esponenti della comunità queer di San Francisco dalla sessualità fluttuante, transgender, il body performer Ron Athey ma anche la stessa Opie, dall’altra i quieti ritratti casalinghi alla Nan Goldin che in realtà sono ben più rivoluzionari per il messaggio sociale
Un chiaro esempio di quello slittamento sempre più marcato nell’arte contemporanea della commistione tra sottoculture underground e codici dominanti, a riprova di un forte bisogno di ricerca d’identità in dialogo coi modelli sociali vigenti.
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