11 dicembre 2012
VIVERE PIU’ SICURE
Conferenza Informativa e Dibattito
Relatrice CARLA CELLA
Rivolto a tutte le DONNE – insieme per un unico obiettivo: vivere più sicure.
La “sicurezza delle donne” è stata oggetto d’interviste televisive, giornalistiche e verifiche fatte sul campo con colore che ogni giorno vivono problemi che una grande città come Milano procura all’incolumità personale, anche se è un fenomeno sempre più frequente, un reato che non conosce frontiere geografiche, limiti di età o stratificazioni sociali e che per questo merita una sempre crescente attenzione.
Gli aumenti di aggressioni e violenze a danno delle donne, fanno pensare a strategie di difesa per una maggior sicurezza, certo non sempre si può impedire che le aggressioni avvengano, ma prevenirle e contrastarle sì.
Se le donne sono più forti e consapevoli renderanno più difficile l’agire a chi tenta di mettere a rischio la loro incolumità.
La sicurezza è la prima fondamentale condizione per garantire la qualità della vita, le relazioni sociali e la possibilità di essere libere.
La prevenzione è un’arma potente di cui possono disporre per proteggersi da questo odioso crimine.
Questa CONFERENZA INFORMATIVA è un INVITO A TUTTE LE DONNE che vogliono apprendere i possibili modi e consigli da utilizzare per muoversi, sia nella vita di tutti i giorni all’interno delle proprie case, che nei luoghi pubblici, con maggior sicurezza e libertà.
RELAZIONE DELLA SERATA
Martedì 11 dicembre alle ore 19 presso la nostra sede
si è tenuta la CONFERENZA INFORMATIVA su VIVERE PIU’ SICURE
Rivolta a tutte le DONNE insieme per un unico obiettivo: vivere più sicure.
La serata è stata molto interessante, presente anche il Cav. Salvatore D’Arezzo del Nucleo Volontari e
Protezione Civile dell’Associazione nazionale Carabinieri, invitato dalla relatrice e autore di un manuale
“VIVERE SICURI” che distribuiremo gratuitamente nella nostra sede.
Purtroppo le donne presenti non erano molte, ma quasi tutte hanno denunciato di essere state, chi più chi
meno molestate in strada. E’ stato interessante scoprire come ognuna ha messo in atto una propria
strategia per difendersi.
Carla Cella ha dato inizio alla sua relazione ponendo l’attenzione su una serie di comportamenti da
tenere quando si cammina e si transita in luoghi isolati e non illuminati : dal cercare di tenere sempre
molto alto il livello di attenzione riguardo tutto ciò avviene intorno a noi, all’adottare un atteggiamento
“sicuro” anche se si avverte una situazione di pericolo.
Dal memorizzare sul cellulare, in un modo che si ritrovino facilmente dei numeri da chiamare in caso di
pericolo, al camminare a ridosso del marciapiede in senso opposto a quello di marcia. Altri consigli, come
non inserire informazioni personali sui social network o non lasciare documenti personali nel posto di
lavoro o a casa di amici e poi tutta una serie di accorgimenti, suggeriti anche da Salvatore D’Arezzo
formulati dall’esperienza acquisita . negli anni in cui prestava servizio. Carla ha poi fatto un escursus su
tutto quello che in questi 2 ultimi anni è stato fatto e pensato da organizzazioni femminili e dalle forze
istituzionali: Incontri, convegni, corsi di autodifesa e di informazione. Non ultimo l’incontro tenuto alla
Camera del lavoro organizzato da diverse associazione che operano nel settore antiviolenza tra cui la
Casa delle donne maltrattate . Ha menzionato anche alcuni dispositivi elettronici che servono a localizzare
la persona, un braccialetto elettronico, il tanto pubblicizzato spray al peperoncino e un allarme personale
che attiva una sirena potentissima.
La discussione è stata molto vivace e costruttiva, sono emersi : il bisogno di confronto per trovare
soluzioni reali e di buon senso, si è palesata la richiesta di poter contare sull’intervento immediato della
fora pubblica, che spesso non si presenta tempestivamente alle chiamate.
Pensiamo di ripetere Il confronto in modo che molte più donne possano incontrarsi per esternare anche
altre paure, incertezze e perplessità per pianificare più possibili soluzioni
Questa mattina giovedì 13 dicembre , sul CORSERA , si poteva leggere dell’aggressione avvenuta in Via
Padova all’altezza del ponte della Ferrovia, vicino al Comune e al centro ATM, quindi zona
frequentatissima. Una ragazza (con le cuffie alle orecchie, immersa in musica hip pop) è stata aggredita
alle spalle … ecc. ecc. Ha chiesto aiuto che non è arrivato, allora gridando ha dato uno spintone facendo
fuggire l’aggressore. Ha chiamato quindi la polizia che, raccolte le sue descrizioni ha rintracciato l’uomo.
Pensiamo che valga la pena di PARLARE e RIPARLARE DELLA NOSTRA SICUREZZA che non vada delegata
o affidata solo alle istituzioni o a meccanismi elettronici, ma che, con i racconti dei modi inusuali in cui
alcune donne l’hanno salvaguardata si confermi la possibilità di affrontare un’aggressione in modo
efficace.
————————————–Elenco dei numeri telefonici:
• 113 numero di pronto intervento della Polizia di Stato.
• 112 numero di pronto intervento dei Carabinieri.
• 118 emergenza Sanitaria.
• 1522 numero verde nazionale antiviolenza donna, attivo 24 ore su 24 da lunedì a domenica
• Telefono Rosa. Contro la violenza sulle donne. Numero Verde 800001122
• CASA DELLE DONNE MALTRATTAE DI MILANO TEL. 02/55015519