Venerdì 30 settembre 2016

alle ore 18,30

Settembre è tempo…

Reading poetico in tre tempi

con elaborati su Chandra Livia Candiani e Mariangela Gualtieri

con intermezzi musicali  di Monica Kircheis

 segue Buffet

 

LEGGONO:

Zina BORGINI

Giulia GRIGOLETTO

Marina MARIANI

Maria Luisa PARAZZINI

Anna PROVENZANO

Patrizia PULEIO

Serafina TARANTINI

ALCUNE DELLE POESIE LETTE:

 

ZINA BORGINI

PER UNA NUOVA AMICA

Sei apparsa
forte e compatta
Le labbra sottili
una fessura sacra
si aprono appena
per dire la parola,

appena…

Incedi esperta e severa
nella nuvola magica
che ti accompagna
è stato con un abbraccio
che ho udito lo spacco
che incrina
il tuo cuore di porcellana

Riconosco la fatica
quella tua simile alla mia
di rimanere a galla
Insieme potremmo
consumare incensi
sgranare rosari ai santi
per cancellare colpe ingiuste.

Ma sai cosa mi affascina
e mi passa nella mente
quando ti guardo
forse troppo intensamente?
Mi piacerebbe vederci
ridere a crepapelle,
impastate e complici
senza pudore,
mangiare patatine fritte
allo snack bar della trasgressione.

 

GIULIA GRIGOLETTO

                                                             Andiamo
per il mondo sommersi da cianfrusaglie
chi per venderle chi per comprarle
imbevuti da sondaggi preferenziali
tutti allertati dagli andamenti del Pil,
come fosse un fiume in piena sull’orlo
di un’esondazione incrociamo le dita e
speriamo non ci tocchi barellare il mare
Andiamo
verso porte sante con il piombo nelle mani
rosicchiati fin dentro le ossa tarlate
da uno star soli che ingessa e slabbra
a colpi di vento il passo dall’orecchio,
come fosse una sorda ottusità del cuore
non prestiamo attenzione alla voce
che, furtiva, afferra per donare

 

MARINA MARIANI

L’inquietudine viene
perché non attendo ai nostri conversari
con la cura con cui spidocchio le rose
– Come mosche prima del  temporale
si frantumano i discorsi
Lontana è l’azzurra danza della libellula
compongo

per me – per te
con pazienza d’alfabeto morse
un tempo trapassato
Io figlia di tua figlia
da sempre mendica d’affetto
porto il tuo nome

 

MARIA LUISA PARAZZINI

Se faccio spazio ce ne sarà di più
per lei, anche se non ci crede.
Il lago della voce si fa nube
s’allarga in grigio tra le spalle:
non  c’è più la sua  voce la mattina
da una piccola porta,
a riportarmi al giorno

Il concreto non le dà abbastanza.
Sposta le cose nel mondo
mille volte

 

PATRIZIA PULEIO

Fa rimbalzare la pallina contro il muro
con preoccupante regolarità,
si guarda intorno a volte, cercando
l’applauso di un pubblico invisibile.
Solo il passaggio di un’auto occasionale
interrompe il ritmare del pomeriggio.
Si potrebbe dribblare la vita, scendere
e fare un doppio veloce, scambiare
le parole con i tiri. Ma ecco inizia
a piovere, in un attimo se ne va.

 

SERAFINA TARANTINI

in fondo
a molti corridoi
dietro la porta
mistero
dell’infanzia

parole
bambine
sospese
sull’argine
della paura
piume
che volano