Venerdì 25 settembre 2020

ore 18,30

Iacopo Adami

introduce in dialogo con l’autrice, il libro

IL FIGLIO

di Sabrina Campolongo
Edizioni Paginauno 2020

Ai figli d’arte riserviamo sempre diffidenza: certo, sono dei privilegiati. Oppure delle copie mal riuscite, poveretti. Uniamo a questa pressione l’illusione di conoscere l’uomo dietro il personaggio: il pubblico deve aderire per forza al privato. E allora c’è un figlio che non può dire, che fatica lui stesso a ricostruire l’uomo, suo padre. È un figlio arrabbiato, un ragazzino ammalato di risentimento nel corpo di un uomo adulto.

SABRIA CAMPOLONGO, scrittrice e traduttrice, ha pubblicato i romanzi Ciò che non siamo (Paginauno, 2016), Emma B (Paginauno, 2018) e Il figlio (Paginauno, febbraio 2020). Ha tradotto e curato, tra altre, opere di Francis Scott Fitzgerald, Thomas Wolfe, Alice Rivaz, Christine Dwyer Hickey e Jean-Baptiste Del Amo. Tiene corsi di traduzione letteraria e di scrittura creativa. Vive a Monza.

IACOPO ADAMI è nato alla fine dell’Ottocento ventisette anni fa, in un punto precisato tra Milano e Mosca. Esteta del fallimento fin dai primi vagiti, è piuttosto naturalmente approdato alla scrittura. Nella sua giovane vita ultracentenaria ha prestato in modo recidivo quanto riottoso la sua penna e le sue pungenti metafore a diverse forme di mercimonio che non hanno inspiegabilmente fiaccato i suoi ideali. Al momento urla e scrive testi in una band post punk post grunge post moderna (?) di nome Dura Madre.