SOVC 3 Mono Tono e LO SCENARIO DELLA FARFALLA

 

Or ora, proprio in questo momento, due opposte emozioni

– nella realtà e in immagine – hanno luogo.

Venerdì 24 marzo ore 18,30

inaugurazione mostra di

ISABELLA SPATAFORA

con finale swing

La mostra resta aperta sino al  5 aprile con i seguenti orari: martedì, mercoledì, venerdì, ie sabato dalle 18,30 alle 20 oppure su appuntamento telefonando al 3498682453

Isabella Spatafora nasce nel 1935 in Sicilia,  a Caltagirone.
E’ dotata di precocissimo talento. In prima elementare la Maestra Mineo, colpita dalle sue capacità artistiche, la manda nelle altre classi a disegnare alla lavagna. Nello stesso anno viene avviata privatamente allo studio del violino.
A quindici anni abbandona lo studio del violino per dedicarsi interamente alla propria vocazione per le arti  visive, riuscendo ad ottenere, grazie alla sua determinazione, l’iscrizione alla Scuola d’Arte per la Ceramica, al tempo riservata ai soli maschi. Sotto la guida dello scultore Gianni Ballarò impara a disegnare e modellare; nel frattempo sostiene gli esami al Liceo Artistico di Palermo fino al conseguimento del diploma. Dall’insegnante di Nudo dal vero verrà soprannominata “Luca fa presto” (come il seicentesco Luca Giordano) per la rapidità nell’eseguire i suoi lavori.
A quegli anni risalgono i suoi primi riconoscimenti: il secondo premio alla Prima Mostra Regionale Siciliana della Ceramica, un diploma di merito “Ceramica Contemporanea Principato di Monaco” rilasciato da S.A.S. il Principe Ranieri III, una personale di pittura in un Circolo della sua città dove espone opere ad olio.
Per cinque anni insegna disegno in Sicilia, si sposa e ha una figlia. In breve però lascerà scuola e famiglia  per intraprendere una nuova vita all’estero, dove per sopravvivere lavorerà in fabbrica. Rientrata in Italia nel ’60, si stabilisce definitivamente a Milano insieme alla figlia. Qui, negli anni ‘61/62, frequenterà il 1° Superiore di affresco della Scuola Civica del Castello Sforzesco di Milano del professor Bertazzoni e lavorerà, per vivere,  nello studio dell’architetto Luisa Castiglioni.  Riprenderà a insegnare in varie scuole medie, collaborando contemporaneamente con uno studio di ingegneri e architetti. Il sessantotto la vede anche impegnata per alcuni anni in attività politica. Negli anni ’70 il suo lavoro artistico è improntato ad un breve periodo picassiano dedicato a temi sociali.
Sarà dunque  Milano la patria d’adozione dove riprenderà il suo percorso personale di pittrice.

http://www.isabellaspatafora.it/