DOPPIO GIOCO
Francesca Gagliardi e Andrea Mazzacavallo
a cura di Alessandra Piolotto
con intervento di Francesca Contini
Inaugurazione
Venerdì 22 Marzo dalle ore 19.00
22 marzo – 13 aprile 2013
DOPPIO GIOCO nasce dall’idea di lavorare sul concetto linguistico del doppio, che richiede la disponibilità all’imprevisto, a seguire un percorso verso l’idea di una mobilità di pensiero. E’ l’esercizio del dubbio e la messa in discussione del pregiudizio, il tutto attraverso lo specifico lavoro di due artisti che hanno in comune l’ironia e il gioco, utilizzando il linguaggio visivo pittorico e plastico di Francesca Gagliardi, quello performativo, musicale e di scrittura delle narrazioni di Andrea Mazzacavallo.
Fare un lavoro sul doppio significa destrutturare dei pensieri cristallizzati, innescare un gioco virtuoso e potenzialmente infinito. Questo processo conduce alla molteplicità di significati, all’accettazione di uno scarto semantico all’interno di un’archivio di accezioni. La realtà è molteplice e proteiforme. E’ qui che la comicità svolge un ruolo sottile, si basa spesso sul doppio, su un meccanismo che permette di svelare, smascherare e di rovesciare la realtà.
Per Francesca Gagliardi quando il simbolo oltrepassa la sua dimensione, invadendo materiali, contesti e colori che lo svuotano persino della sua stessa funzionalità, non può che manifestarsi in tutta la sua potenza tragicomica, col più disarmante dei sorrisi.
Sensibilità e rigore d’indagine hanno trovato in lei la giusta armonia per esprimere una lettura sarcastica delle forme nella duplice accezione di arma di seduzione – arma di difesa dei rossetti-pallottole.
Andrea Mazzacavallo ci introduce nel regno della Sorpresa. Un “viaggio comico-economico per stare bene” fitto di racconti, brani musicali, idee originali che danzano giocose sulla fune dell’ironia.
Lo spettacolo “Ticket” nasce dall’esigenza di mescolare la canzone, nelle sue variegate forme stilistiche, con il linguaggio della comicità e del racconto. Si tratta di uno show divertente, di un recital in cui il pianoforte e la chitarra si alternano alla recitazione per dar vita ad una sorta di “microfilm”.
Alesssandra Piolotto