La Stanza della Poesia di Apriti Cielo
invita le amiche e amici interessati all’evento:
Poesie SCRITTE delle componenti della STANZA DELLa POESIA
ZINA BORGINI 2019
A volte mi percepisco
come un albero
Nata da un minuscolo germoglio
radici salde
ingrossate di storia,
rami gemmati
verso il domani,
fiori per la festa
di ogni anno…
Oggi sono
con la mia ombra
dove finisce l’estate
la luce domani più corta
allunga la notte
le stelle …a portata di mano.
GIULIA GRIGOLETTO 2019
Una luce rossastra
sfida l’ombra
e obliqua tagli
(angolate sagome di sbieco
allungano il collo come cigni)
nel passo meno lesto
più schivo all’azzardo
gioca a sccchi con il cuore
un subbuglio di ventre
setaccia,
sferruzza parole
miete sospiri
ricordi all’imbrunire.
MARIA LUISA PARAZINI
Scena I. Pieno agosto
Cammino con la testa
rivolta all’indietro.
Che dalle spalle lontano
arrivasse il nitore, la linea precisa
il lucido sentire.
Davantiil galleggiare di papere stinte.
Scena II. Fine agosto
La mattina presto
Quandotutto deve ancora farsi
Un clacson pare abbia rumore di pioggia.
Eco di gocce immature, prime a se stesse
Spinte dal suono, schizzano l’asfalto quasi grigio.
Cadono e poi svaniscono
In attimo d’aria.
E’ quando hai voglia di autunno.
Quando vorresti riporre le carte
In scatole, nel verso contrario,
dopo averle scorse, ritrovate, riperse
in fiacca armonia .
MARINA PRANDELLI
Migrano, gettando il cielo in rovesci
e l’autunno non smette
l’ardore … i trifogli, le rose. Si piegano
le ore, in un lento affondare precipita
il giorno
ANNA PROVENZANO
C’era
il clamore del sole
tra i cespugli
(ore fiorite)
a sorprenderci
pane odoroso a divorare
l’istante
L’arancio il giallo
prima della caduta
e poi…
riposa la terra
silenzi complici
la sera
stemperata la luce
la nostra storia
condivisa.
PATRIZIA PULEIO
L’albero
Cercare quell’albero
dall’abito dismesso
al centro del giardino quadrato,
intento a fare l’autunno.
Coi rami, col silenzio, col passo
del guardiano, e con me,
la mano in alto, a fermare
l’aria, il tempo. Il contagio.
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Autunno
Resta il disfarsi piano della sera
tra il nero delle foglie i richiami degli uccelli.
L’arrendersi delle finestre
al bianco dei mesi davanti.
Resta malinconia,
sentinella a difesa dall’avanzare dei giorni,
docile alla chiamata, piegata sulle ginocchia,
sguardo di cane, parola che consola.
Sopravvissuti bambini insistono
agiocare nei cortili in ombra.
SERAFINA TARANTINI
Aspettando l’autunno Haiku
Dopo le prime piogge
si arruginiscono le foglie
e i ricordi.
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Prima dell’autunno
riflesse una nell’altra
ci sfioriamo con gli occhi
e con le mani
aggrappate a questo livido cielo
scintillante
di fuochi colorati
lontana è quell’estate.
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Con occhi senza sguardi
e con parole mute
ci smarriamo
in strade vuote
mentre si agitano ombre
nella facciata del muro
di fronte.