venerdì 5 giugno
ore 18,30
La Stanza della poesia presenta
FRECCETTE POETICHE
con un omaggio a Jolanda Insana
Poeta invitata PASQUALINA DERIU
LEGGONO:
Claudia Ambrosini, Zina Borgini, Giulia Grigoletto, Marina Mariani, Maria Luisa Parazzini, Patrizia Puleio, Anna Provenzano, Serafina Tarantini.
a chiusura aperitivo sotto gli alberi
Marini Mariani
“Viscere di Primavera”
Annunciano primule e violette di prato
maculato di tarassaco e margherite il
nuovo destarsi al sole perpendicolo
stomaco in colon trasverso sintonizza
crampi e spasmi da oppresse creazioni
tra i lilla e il bianco glicine il gelsomino
dai loro trampolini tulipani e narcisi
gareggiano con i giacinti mentre
la forsizia rivendica il primato
che dire poi delle signore camelie
e delle giapponesi magnolie che
con le azalee impestano l’aria
betulle salici pioppi pini
cipressi platani e faggi
ci impollinano come fiori!
in che modo dir loro che siam senza corolla
evitare lo scatenarsi di guerre intestine
e demoni sguinzagliati in allergeni?
Serafina Tarantini
“Inverno”
i giorni
hanno passi
lenti
e pesanti
affondati
fino alle caviglie
del tempo
mentre i pensieri
volano leggeri
come
libellule impazzite
nel cielo.
“Primavera”
arriva primavera
e non svaniscono
le cupe nubi
dai cieli
e dallo sfondo
del tragico scenario
non scompaiono
i colori dell’orrore
quanti estenuanti
attese
per sconfiggere i silenzi
d’occidente.
Patrizia Puleio
“Un nuovo inizio”
I pesci ghiacciati nella fontana
aspettano che si svegli
l’inquietudine dell’acqua
la pietra calda addestra lucertole
a scambiarsi di posto
con le lumache di ieri
E’ ora
di apparecchiare le parole
lucide, tutte in fila, vestite a festa,
è ora. Suonano i campanelli,
mani sollecite scostano le tende,
c’è gente sulle scale, alle finestre
c’è ancora chi corre, giù per la strada.
Qualcuno persino raggiunge
la possibilità
della dimenticanza.
Anna Provenzano
“Melagranata”
Giovane acerba
forma
archetipo di fertilità
sostanza
chicchi
in composizione geometrica.
Sei corpo
rosseggerai sempre
fuori del tempo
nulla è a caso
sfera agrodolce
sei sacro pianeta.
Anna Provenzano
Non aver paura
del buio profondo
come cieca
a cercare storie
ritrovare la propria
– la più splendente-
Il suo nido
grappoli di incanti
sogni e canti.
Zina Borgini
“L’unica volta che ho ballato in pista”
Un tempo che mi pare lontano
ma non ero ragazza, ero già madre
e moglie da poco disgiunta
ho calzato nere ballerine,
una gonna di voile e pois
il nastro rosso-raso nei capelli
ancora scuri morbidosi ricci,
e… con un cuore nuovo di zecca
sono scesa in pista.
Abbandonati noiosi amici
intrisi di trip intellettuale
ballavo e ballavo al ritmo sudamericano.
Sartre, Camus et Artaud
affogati nella melma dei ricordi
boccheggiavano fra Merengue e Cha cha cha.
In auge una rinnovata giovinezza
trasgressione fretta.
Un drink, pausa tra i volteggi,
una sigaretta trafugata, una risata,
le avances mediterranee
e seducenti di un giovane di Susse
che la sapeva lunga sul ballo e sballi.
Perdio! Ritrovata giovinezza,
a quarant’anni mi credevo già una pezza.
Zina Bogini
Dedicata a Jolanda Insanna 2015
La storia/sorte
Arruffianata di lingua
che scioglie e sbroglia
spesso fetusa imbroglia,
racconto la storia
riassunta o sproloquiata
di giornate inquiete
tormentate dal malodore
doloso della ripetizione.
La felicità astutata e risicata
coperta di nere muffe
festeggio, se raramente sorte,
giuggiolando nespole,
accartocciata
sotto i rami fronduti
curvati dal peso maturo.
Marina Mariani
“Antenata”
Dal pastrano con tasche occhiute
spuntano facce da piccionaia
tutto un glu, glu
di fantasmi
Che fai Persefone, qui?
Un ampio cappello di paglia
ripara il volto,
calco stivali di cruda gomma
scapicollo giù per la collina
_ Per Ade, è il di dei Morti!_
Spargo sui campi
brizzolati
un canto sincopato
cadon foglie come spenti sensi
Son spogli i boschi, sfioriti i prati
non è stagione di fate
poche storie d’ascoltare
Scivolano fiammelle
su fiumi
ardono ricordi
son storie pure quelle
E’ tutto vano?
No!
era ed è un traghettare storie
sopite
un accordare canne
che i ricordi son sussurri
Glu, glu fan le tasche occhiute