Bruce NaumanFISSARE L’IMMAGINE

TRE INCONTRI SULL’ARTE CONTEMPORANEA

  Relatore ENZO CONTINI

Tutti sappiamo cos’è l’arte contemporanea: progresso ed originalità.
Il testo del 2008 del filosofo italiano Giorgio Agamben lo chiarisce meglio: essere contemporane* significa “essere in grado di fissare lo sguardo sull’oscurità di questa epoca, ma anche di percepire in questa oscurità una luce che, puntata su di noi, si dilegua indefinitamente”.

Questi incontri ci permetteranno di conoscere le opere e le biografie delle artiste/i che hanno modificato ed aperto al contemporaneo nuovi modi di rappresentare l’immaginario delle “cose” nel mondo.
L’analisi del loro lavoro ci porterà a conoscere i processi creativi, i nodi che stanno alla base del “fare” artistico.
Interessante sarà costatare il continuo flusso tra “passato” e “presente”, l’incontro tra l’opera d’arte antica ed il contemporaneo.
Conoscere le relazioni, i legami tra il soggett* “artista” ed i rapporti con: committenza, critica, gallerie, musei, mercato, collezionismo.
Percorrendo questi temi ci avvicineremo ai significati di ciò che si definisce “arte del nostro tempo”.

“Riflettere su quanto sta accadendo fa parte delle regole spontanee della vita, è un dovere sempre che non si accentui troppo la comprensione perché molte volte la comprensione blocca l’azione.Il presente seppellisce sempre il presente.Tutta l’arte è concettuale per il semplice fatto che se ne parl.”

Vincenzo Agnetti 1979

Enzo Contini è nato a Lonigo (VI) nel 1945. Vive a Milano, lavora come scultore all’interno di un fabbricato industriale in via Sant’Uguzzone 26. Dal 1986 insegnante di pittura presso la Scuola Civica Faruffini, Sesto San Giovanni-dal 2003-1996: insegnante di storia dell’arte e disegno presso CFP per grafici, Casalpusterlengo.

Tre incontri da 1h 30’ quota partecipativa con tessera   € 60,00

Primo incontro martedì 26 Maggio ore 20,30

OLTREPASSARE I CONFINI
Al di là della pittura

Marisa Merz, Living Sculpture, 1966

Marisa Merz, Living Sculpture, 1966

Nell’anno 1969 un curatore davvero speciale, Harald Szeemann, presenta il lavoro di 38 artist* la cui creatività nel produrre opere non ha più nulla a che fare con le tecniche della pittura e della scultura tradizionalmente intese.
In quegli anni molt* artist* aprono a 360 gradi la possibilità di utilizzare per la realizzazione delle loro opere e performaces, dimensioni materiali, luoghi, azioni che modificano il concetto del fare arte.
Negli anni 50 e 60 nascono nuovi movimenti: Anti – Form, Process – Art, Arte Povera, Earth Art, Arte Concettuale, Happening, Performances e Body Art.
Nel lavoro di artist* come Abramovic, Agnetti, Beuys, Boetti, Bourgeois, De Dominicis, Heizer, Klein, Kosuth, Kounellis, Manzoni, Merz, Nauman, Serra, Smithson al centro dell’opera c’è il corpo, il paesaggio, la parola, l’oggetto comune, il manufatto industriale…
Ci porremo questa domanda: perché quest* artist* non “dipingono” o “scolpiscono” più?

Secondo incontro martedì 9 Giugno ore 20,30

2. LA BABELE DEI LINGUAGGI
Dagli anni Ottanta verso l’oggi

 

Tracy Emin -Installazione

Tracy Emin -Installazione

Nel Postmoderno l’artista non ha più la necessità di anticipare i tempi (come avveniva nelle avanguardie storiche di inizio 900) ma è all’interno di un flusso nel quale i concetti di passato, presente e futuro sono messi in crisi.
Nelle opere dei movimenti che prenderemo in esame come Transavangurdia, Neoespressionismo, Fotografia Artistica, c’è un ritorno all’utilizzo delle tecniche tradizionali permeate, però, dalle mutazioni tecnologiche e sociali; non esiste più l’appartenenza ad un unico stile ma l’eclettismo domina la produzione.
Saranno prese in esame opere di:  Baselitz, Kiefer, Richter, Neo Rauch; Chia, Clemente, Cucchi, De Maria, Paladino; Guston, Sherman, Schnabel, Holzer, Murakami.

 

Terzo incontro martedì 16 Giugno ore 20,30

3. UN LUOGO
La Biennale di Venezia 2013

Berlinde De Bruyckere

Berlinde De Bruyckere

Dal 1895 la Biennale di Venezia è una delle mostre di Arte Contemporanea più prestigiose del mondo e ogni due anni fa il punto della situazione del panorama artistico internazionale. Ogni nazione presenta all’interno del proprio padiglione uno o più artisti che la possano rappresentare.
Con la globalizzazione, la simultaneità nella fruizione delle immagini e dei prodotti permea il nostro quotidiano.
All’interno di quest’ottica prenderemo in esame l’ultima edizione della mostra e ci interrogheremo su come sono cambiati i rapporti tra pubblico e opera d’arte, mercato e collezionismo, culture dominanti e culture emergenti.

Costo:
Tre incontri da 1h 30’ quota partecipativa sociale  € 60,00